Domanda
Buonasera,
sono un uomo di 31 anni e fin dall’adolescenza convivo con problemi alla mia pelle.
Ho consultato numerosi specialisti, i quali mi hanno sempre parlato di dermatite seborroica. O, per lo meno, fino all’inizio di quest’anno. Infatti, nell’ennesima visita presso l’ennesimo dermatologo, stavolta la mia malattia è stata denominata “psoriasi”; da allora, scherzando, mi diverto a chiamare il mio problema di pelle “psoriasi – ex dermatite seborroica”!
Ad ogni modo, la mia pelle è caratterizzata da chiazze di varie dimensioni, sormontate da squame. Le zone più colpite sono il cuoio capelluto, le sopracciglia, lo sterno, le orecchie, i gomiti, le ascelle e l’area peri-genitale.
Per sopportare il prurito e non grattarsi occorre un enorme auto-controllo.
Ciò per quanto riguarda la pelle.
Ma, all’incirca 6 anni or sono, sono comparsi anche dei dolori alle ginocchia. In seguito, i fastidi hanno iniziato ad interessare anche il collo, le spalle e la parte alta della schiena.
Il dermatologo di cui sopra mise in relazione i problemi di pelle con quelli articolari-muscolari; quindi, iniziò a parlare di artrite psoriasica. Mi prescrisse dunque alcune analisi di laboratorio, i cui esiti però sembrano scongiurare tali ipotesi.
Nel frattempo, complici confinamenti e decreti vari, sono stato costretto a rallentare l’indagine sui miei problemi di salute, i quali – tuttavia – sono ancora piuttosto presenti.
Come mi consigliate di procedere a questo punto?
Grazie e buon lavoro.