La proteina contro batteri e agenti esterni
La psoriasina, una proteina che si trova sulla pelle di alcune parti del corpo umano e che sembra avere una funzione di difesa contro gli agenti esterni e contro alcuni batteri, viene invece prodotta in eccesso dall’organismo dei pazienti affetti da psoriasi scatenando una risposta esagerata del sistema immunitario e provocando l’esacerbazione della patologia.
Un recente studio, condotto presso la Linköping University in Svezia, si propone di approfondire i meccanismi d’azione di questa proteina e d’individuare possibili strumenti per arrestarne la produzione.
Gli autori della ricerca hanno quindi osservato, in modalità “in vitro”, l’effetto della psoriasina sulle cellule epiteliali evidenziando come la proteina fosse in grado di stimolare la produzione dei fattori di crescita dell’endotelio vascolare, cosiddetti VEGF, la cui sovrapproduzione costituisce il primo passo nella formazione delle neoplasie ed è implicata nell’attivazione delle patologie autoimmuni.
La scoperta
I risultati dimostravano, inoltre, che trattando le cellule con la forma solubile di uno specifico recettore denominato RAGE, recettore dei prodotti finali della glicazione, processo che induce lo stress ossidativo e promuove l’instaurarsi dell’infiammazione, si giungeva a bloccare gli effetti della psoriasina sottolineando come la proteina avesse bisogno di tale recettore per replicarsi.
Questa scoperta è di grande interesse, spiegano i ricercatori, in quanto apre le porte all’individuazione di una terapia-target che agisca selettivamente sulla psoriasina o sui recettori ai quali questa si lega ottimizzando i risultati e riducendo al minimo gli effetti collaterali.
Dott.ssa Stefania Mengoni, scientific editor
Fonte
- Shubbar E, Vegfors J, et al. Psoriasin (S100A7) increases the expression of ROS and VEGF and acts through RAGE to promote endothelial cell proliferation. Breast Cancer Research and Treatment 2012. DOI: 10.1007/s10549-011-1920-5.